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Intervista a Dario Cantelmo

Direttore Artistico di Saar Records e Cofondatore di Italy Digital Music e General Manager di Otofarma

L’impatto che ha avuto il coronavirus sul mondo musicale è stato devastante con potenziali danni stimati, secondo Assomusica, in 40 milioni di euro con oltre tremila concerti cancellati o rinviati.
Lo scenario è preoccupante per un paese che vive di cultura da sempre e sono tante le domande riguardo tutti i cambiamenti che investiranno le professioni dello spettacolo nei prossimi mesi. Sappiamo bene che il fotografo di concerti ed eventi è una professione che richiede la messa in campo di notevoli e complesse competenze. Non ci si occupa solo di raccontare un concerto o un evento scattando belle foto di impatto ma spesso anche di testi, grafica, illustrazione e video all’interno del settore discografico.

Quale sarà il futuro del fotografo di concerti ed eventi?

La fotografia di concerti è tra le più difficili da realizzare e richiede di base delle capacità tecniche e una cultura (non solo visiva) per poter ottenere dei risultati importanti.
Fotografare la musica live nei grandi eventi a contatto con artisti famosi è molto entusiasmante ma ben diverso rispetto ad altri generi di fotografia. Si lavora in assenza di luce, senza l’uso del flash, in mezzo alla calca del pubblico e dei colleghi ammassati nel Pit. Si lavora tra gli spintoni, vicino agli impianti a volume alto e incessantemente raccontando ogni aspetto del concerto o dell’evento. Si vive per ore nei backstage nell’attesa di cogliere i momenti più emozionanti che coinvolgono anche tutti quegli operatori dello spettacolo che sono solo apparentemente invisibili. 

 

 

Si lavora senza pause, senza soste condividendo tutti insieme la grande passione per la musica. L’emozione che trasmette la fotografia di concerti, infatti, è unica, è testimone di un tempo irripetibile!

Oggi è naturale chiedersi come potrebbe cambiare tutto questo a partire dai prossimi mesi. Si parla di eventi a porte chiuse e con distanziamento sociale e di concerti in streaming.  Gli scenari possibili sono diversi e al momento ancora incerti ma una cosa è sicura: il fotografo di concerti ed eventi dovrà sviluppare nuove competenze e riqualificarsi perchè i cambiamenti che investiranno l’industria musicale saranno davvero importanti.

 

Il Coronavirus e la crescita dello streaming 

L’emergenza sanitaria da coronavirus ha generato una situazione di grave crisi nel settore musicale accelerando il progresso tecnologico che ci aveva già investito da qualche anno e che ci richiede un grande sforzo e sempre più competenze non solo tecniche ma soprattutto digitali e personali da mettere in campo. Ed è proprio nel mondo digital che dovremmo rimanere focalizzati e ricettivi d’ora in avanti.

Negli ultimi anni la discografia italiana, infatti, ha già vissuto importanti cambiamenti come la crescita dello streaming e dei social media ed ora che la musica e gli eventi live si sono bloccati tantissime opportunità si stanno presentando proprio nel mondo online.

Scopriamo insieme a Dario Cantelmo ( Saar Records / Italy Digital Music, Otofarma spa ) come le potenzialità del mondo digitale potranno essere sfruttate e quello che probabilmente accadrà nell’industria digitale musicale a seguito della pandemia.

Come cambierà la fotografia di concerti dopo la pandemia?

Cosa dobbiamo aspettarci?

Il settore musicale è stato duramente colpito dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Qual’è la tua visione futura per l’industria musicale italiana?

“Proprio da questa considerazione ed avendo vissuto momenti simili, seppur non così importanti, dobbiamo  aspettarci un cambiamento radicale: più profitto e meno passione.

Per questo motivo la musica, in generale, si divulgherà in maniera imponente e mai come ora in ambito digitale. Ma di sicuro questo stimolerà la produzione di molte più opere e si riscopriranno anche i vecchi stili. Lo definirei un grande passo in avanti nella digitalizzazione, con tutto ciò che ne consegue, ma questo ci farà riconsiderare al meglio il significato della musica live e probabilmente dopo un primo momento di stallo, è probabile che si suonerà più di prima creando una nuova tendenza da parte dei più giovani che hanno conosciuto la musica, fino ad ora, soprattutto attraverso la tastiera di un pc”.

Potremmo definire i fotografi di concerti ed eventi dei digital creator che vedranno impennare la loro attività grazie al digitale?

“Il fotografo diventerà di sicuro un consulente non solo in ambito fotografico ma in generale dovrà saper educare ed indirizzare il proprio cliente verso la scelta giusta del design che lo rappresenta direttamente o indirettamente. Definirei il fotografo del futuro uno stylist digital design”.

Come cambierà la fotografia nell’industria musicale dopo la pandemia?

“Parallelamente alla musica, anche altre forme d’arte dovranno adeguarsi; la fotografia vivrà un momento ibrido in quanto una foto reale non è poi così replicabile da pc; probabilmente ci sarà una tendenza a fotografare più ciò che ci rappresenta che noi stessi”.

E quindi come sarà improntato secondo te il futuro dell’industria digitale per chi si occupa di immagine?

“Credo che la figura del fotografo sarà improntata sempre di più verso l’editing. Tecnicamente ad esempio ci saranno scelte dettate dalla gamma dei colori che dovrà essere più omogenea e fruibile da tutti allo stesso tempo; oppure dimensioni di immagini che dovranno adattarsi per le più svariate motivazioni. In ambito digitale, così come per la musica, la creatività sarà limitata poichè, se parliamo di illustrazioni, mancherà la componente fondamentale che dà colore a tutto, ossia l’emozione.
Per questo motivo sarà necessario probabilmente associare le immagini a qualcos’altro che renda più viva l’esperienza di visualizzazione”.

Come si riprenderà l’attività live secondo te dopo il fermo dei concerti? Ci saranno dei cambiamenti per chi produce immagini?

“Questa è una domanda alla quale non è facile rispondere poichè, in un momento così complicato, come dicevo prima, sarà necessario capire quanto impatto economico sarà in grado di generare “la nostra passione”.
Di sicuro il mondo è vivo grazie alla capacità che noi tutti abbiamo nell’essere creativi, ambiziosi e intraprendenti anche nel risolvere i problemi. La musica così come la fotografia, dovranno fondersi per rappresentare al meglio ed in maniera completa ogni cosa.
Sarà difficile, oggi più che mai, pensare di scindere questi due settori, risulterà vecchio e poco interattivo. Se analizziamo bene tutti i social network, noteremo che essi si basano su queste componenti: Audio Foto,Video. Tant’è che quasi tutti i social network ormai da anni si sono orientati verso la monetizzazione di ogni opera che viene utilizzata dai propri utenti”.

Quali saranno secondo te i tempi di ripresa della musica dal vivo?

“Se tutte le cose andranno per il verso giusto, una ripresa piena ci sarà non prima di due anni”.

Come si racconteranno i concerti quando riprenderanno?

“Credo che non cambieranno i modi, ma i mezzi; o meglio , come dicevo prima ci sarà una maggiore interazione tra i contenuti statici e dinamici”.

Come sarà improntato secondo te il futuro di questo settore per chi si occupa di immagine e comunicazione dopo covid-19?

“Di sicuro ci saranno in futuro strumenti orientati ad una più veloce e sicura divulgazione dei contenuti, anche grazie allo sviluppo di reti internet più veloci. Quindi immagino che, se si ritornerà ad una normalizzazione della ripresa, avremmo sviluppato strumenti di editing professionali online molto avanzati e, quasi in tempo reale, un brano o una foto potrà essere pubblicata già elaborata”.

Che percorso consiglieresti di fare ad un aspirante fotografo di concerti ed eventi nell’era digitale post covid-19?

“Di sicuro ci saranno in futuro strumenti orientati ad una più veloce e sicura divulgazione dei contenuti, anche grazie allo sviluppo di reti internet più veloci. Quindi immagino che, se si ritornerà ad una normalizzazione della ripresa, avremmo sviluppato strumenti di editing professionali online molto avanzati e, quasi in tempo reale, un brano o una foto potrà essere pubblicata già elaborata”.

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